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Definizione 2.6.1. Sia
una var.al.; diremo che
ha momento di
ordine
finito (
) se
ha media finita. In questo caso
si chiama momento di ordine
della var.al.
. Se
ha media finita diremo che
ha momento centrato di
ordine
finito e chiameremo
momento centrato di
ordine
di
.
Applicando il Teorema 2.5.1, indicando con
risp. la densità e la
media di
otteniamo:
Teorema 2.6.1. i) Se
ha momento finito di ordine
, allora ha anche momento
finito di ordine
per ogni
.
ii) Se
e
hanno momento finito
di ordine
, allora anche
ha momento finito di ordine
. In particolare se
ha
momento finito di ordine
, allora ha anche momento centrato finito di ordine
.
Dimostrazione . Siano
i valori assunti da
, per ogni
si ha
e di conseguenza
pertanto la serie che definisce il momento di ordine
converge assolutamente per
il criterio del confronto. Questo prova i). Per quanto riguarda la ii) basta
osservare che, per la convessità della funzione
, si ha la disuguaglianza:
Di particolare importanza è il momento centrato di
ordine 2 che viene chiamato varianza:
Per quanto elementare il teorema che segue si rivela estremamente utile
in molte circostanze:
Teorema 2.6.2 (disuguaglianza di Chebyshev). Se per la var.al.
esiste il momento
(e di conseguenza la varianza) per ogni
si ha:
in particolare, posto
,
Dimostrazione. Applicando la prima disuguaglianza alla var.al.
, si
deduce la seconda. Si noti ora che
si ha poi
Fissata la var.al.
, di solito media e varianza si denotano risp. con
e
;
si chiama deviazione
standard di
. Se
e
hanno varianza finita, è finita anche la
quantità
che si chiama covarianza di
e
e si
indica con
.
Si provano facilmente le seguenti proprietà:
i)
;
ii)
;
iii)
;
iv)
.
Se
e
sono indipendenti, applicando il Corollario 2.5.1 iii) si ha
Per quanto visto, la covarianza misura in un certo senso
l'indipendenza delle var.al.; tuttavia può capitare che
senza che
e
siano indipendenti. Quando
si dice che le
var.al.
e
non sono correlate. Si definisce pertanto il
coefficiente di correlazione
mediante
Vogliamo provare che
. Per questo notiamo che si ha
sempre
(si vede col segno di un trinomio); basta
poi applicare la disuguaglianza alle var.al.
.
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Stefani Gianna
2000-11-06