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Il paragrafo precedente ci permette di chiarire meglio cosa intendiamo
per "approssimazione migliore", infatti diremo che un polinomio approssima meglio
di un'altro una funzione se l'errore che commettiamo nel primo caso è un infinitesimo
di ordine superiore a quello che commettiamo nel secondo caso. Per essere più
precisi, lo scopo di questo paragrafo è di determinare opportune ipotesi per
la funzione
affinché si possa determinare, per ogni
un polinomio di grado
con la proprietà che l'errore (o resto)
Rn,a=f-Pn,a
che commettiamo nel
sostituire il polinomio alla funzione sia un infinitesimo di ordine superiore a n, cioè
Contestualmente ci porremo il problema fondamentale di dare una stima
del resto.
Abbiamo già visto i casi n=0,1. Infatti se una funzione è continua, allora è
approssimabile con una costante (polinomio di grado zero), se la funzione è derivabile
allora è approssimabile, nel senso precedentemente detto, con un polinomio lineare.
Per fare un passo avanti nella determinazione dell'approssimazione polinomiale di
una funzione, assumiamo che la funzione sia derivabile due volte in I e fissiamo
il punto a nel quale vogliamo fare l'approssimazione. Per semplicità di scrittura
tralasciamo l'indice a sia nel polinomio approssimante che nel resto,
ottenendo
R1(x)=f(x)-f(a)-f'(a)(x-a)=f(x)-P1(x).
Abbiamo così che il resto è derivabile due volte e vogliamo confrontarlo
con la funzione (x-a)2.
Proposizione 12.1
Se
f è derivabile due volte in
I, allora
- 1.
-

- 2.
- per ogni
(per semplicità di scrittura
supponiamo x>a) esiste
(dipendente da x) tale che
Dimostrazione 12.1
Dalla definizione del resto segue immediatamente che
- 1.
- La dimostrazione si fa applicando il Teorema di Cauchy (vedi libro), che
nel nostro caso si riduce ad applicare il teorema di Rolle alla funzione della
variabile t
Si noti che nella precedente funzione x va considerato costante e si verifichi
che
soddisfa alle ipotesi del teorema di
Rolle in [a,x].
Otteniamo che esiste
tale che
Passando al limite per
otteniamo l'asserto.
- 2.
- Per il secondo punto si applica ancora il Teorema di Rolle alla funzione

Nota 5
-
Per ottenere il precedente punto 1. basta l'esistenza di
f' su I e quella di f''(a).
-
Se
il punto 1. si ottiene dal punto 2.
In generale se f è derivabile n volte, possimo scrivere, per ogni
il polinomio di Taylor di f di grado n centrato in a
Teorema 12.2
Sia
f derivabile
n volte in
I, allora
-
Rn,a=f-Pn,aè un infinitesimo di ordine superiore a n, cioè
Potremo quindi scrivere
f(x)=Pn,a(x)+o((x-a)n)
che viene chiamata anche formula o approssimazione di Taylor
di ordine n, centrata in a, con resto in forma di Peano.
-
per ogni
(per semplicità di scrittura
supponiamo x>a) esiste
(dipendente da x) tale che
Potremo quindi dire che esiste
tale che
che viene chiamata anche formula o approssimazione di Taylor
di ordine n-1, centrata in a, con resto in forma di Lagrange.
-
Se
allora
Nota 6
Se

allora possiede approssimazioni di Taylor centrate in ogni
punto di qualsiasi ordine.
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Gianna Stefani
1998-12-03