AA 2025-2026 Corso di Laurea in Ingegneria Ambientale (IAL) Corso di Laurea in Ingegneria Civile e Edile per la Sostenibilita' (ICE) Insegnamento: ANALISI MATEMATICA II (9 CFU; 6 CFU per i curricula "Gestione e Sicurezza dei Processi costruttivi", "Edifici e sistemi edilizi") Docente: Francesca Bucci DIARIO delle LEZIONI PRECISAZIONI: 1. Per via del file .txt e della tastiera che utilizzo, gli accenti tonici della lingua italiana sono assenti, qui sostituiti da apostrofi; si tratta di una scelta circostanziale, da non imitare. 2. L'abbreviazione "dim." indica che un risultato e' stato dimostrato; "s.d." significa senza dimostrazione, ovvero che la dimostrazione e' stata omessa. 1^ Settimana Lezione n. 1 -- lun. 15 sett. 2025 (2 ore) La docente si presenta. Informazioni nel sito di Unifi (v. la cosiddetta Scheda personale), il sito `personale' http://www.dma.unifi.it/~fbucci/ Presentazione dell'insegnamento "Analisi Matematica II": rassegna delle principali informazioni contenute nel sillabo (v. la voce "Insegnamenti" nella scheda personale), tra cui -- oltre ai contenuti -- il testo suggerito, i prerequisiti, le modalita' di verifica dell'apprendimento. La piattaforma Moodle, il ricevimento collettivo. Le funzioni/applicazioni/trasformazioni da un sottoinsieme di R^n, a valori in R^m sono pervasive nel mondo reale. Illustrazione di alcuni casi di rilievo: 1. n>1, m=1, l'assenza di ordinamento dei numeri in R^n se n>1, la non validita' di alcuni risultati fondanti del calcolo differenziale per funzioni di una variabile. Un problema di ottimizzazione vincolata derivato dall'obiettivo di contenere i costi nella costruzione di un bacino con interventi sul fondo; 2. n=2, m=3: i parametri colatitudine e longitudine per la rappresentazione dei punti della superficie terrestre; l'aereoporto di Alicante: copertura con ripetizione di volte boeme. Superfici in forma parametrica. 3. (cenni) Il calcolo integrale di funzioni a valori reali su domini di R^2 e R^3, necessita' di un concetto di insieme misurabile. Integrazione su curve e superfici, integrali di flusso. 4. Modelli differenziali: equazioni differenziali ordinarie, significato degli aggettivi, l'equazione dell'oscillatore armonico. Equazioni differenziali a derivate parziali (equazione del trasporto). RICHIAMARE: a) Spazi vettoriali, geometria analitica, quadriche (v. insegnamento Geometria). b) Il Teorema fondamentale del calcolo integrale (dettagliati e discussi i due assunti); c) risultati principali attinenti alle funzioni continue, il Teorema di Lagrange. Validita' e non validita' di alcuni risultati noti per funzioni (a valori reali) di una variabile: il ruolo dell'ordinamento dei numeri reali (che viene a mancare nel caso di R^n, n>1). d) La ricerca di primitive, metodi di integrazione; esempio (integrazione per parti): l'integrale generale della funzione log(x)). e) Equazioni differenziali ordinarie (EDO): il modello di EDO del I ordine lineare a coefficienti continui y'=a(t)y+b(t), t appartenente a un intervallo I, formula chiusa che fornisce tutte le soluzioni (l'integrale generale); EDO (non lineari) a variabili separabili. EDO del II ordine lineari omogenee a coefficienti costanti. Lezione n. 2 -- mer. 17 sett. 2025 (3 ore) In vista del concetto di CURVA (in forma parametrica), si osserva che la definizione necessita del concetto di applicazione continua definita in un intervallo I di R, a valori in R^n. La curva come coppia sostegno-parametrizzazione; l'ordinamento dei numeri reali induce un senso di percorrenza del sostegno. DIGRESSIONE: Strutture lineare e metrica di R^n. i) Lo spazio R^n: punti o vettori, i versori della base canonica, componenti. R^n e' uno spazio vettoriale su R. (RICHIAMARE la definizione di spazio vettoriale V su un campo K.) Prodotto scalare in R^n: definizione, proprieta'. Norma indotta dal prodotto scalare: definizione, proprieta'; la disuguaglianza triangolare si dimostra utilizzando la disuguaglianza di Cauchy-Schwarz (dim.). Stime (dall'alto e dal basso) per la norma della differenza. ii) La norma consente di introdurre una distanza (o metrica euclidea) in R^n: definizione, proprieta'. La struttura metrica e' possibile in insiemi qualsiasi, che non siano spazi vettoriali. ESEMPIO illustrativo: dato l'insieme X del gruppo-classe, l'applicazione che associa a una coppia di studenti il valore 1 se sono distinti, 0 altrimenti, e' una metrica cioe' soddisfa le tre proprieta' identificative (positivita', simmetria, disuguaglianza triangolare). ESERCIZIO: calcolare la distanza tra le due funzioni f(x) = x^2 e g(x) = x^{1/2} nello spazio C([0,2]) dotato della metrica lagrangiana. Applicazioni tra spazi metrici, definizione di funzione continua in un punto; declinazione della definizione nel caso di applicazioni r: I ---> R^n, I intervallo. Si anticipa che tale applicazione risulta continua in t_0 se e solo se lo sono le sue componenti (da dimostrare). ESEMPIO: rappresentazione parametrica di una circonferenza di centro (0,0) e raggio 2, percorsa una volta sola in senso antiorario. Lezione n. 3 -- ven. 19 sett. 2025 (2 ore) In vista del concetto di CURVA (contin.): PROPOSIZIONE. Un'applicazione r: I ---> R^n, I intervallo, e' continua in t_0 se e solo se lo sono le sue componenti (dim.). CURVE (in forma parametrica): definizione, la coppia sostegno-parametrizzazione, equazioni parametriche. L'ordinamento dei numeri reali induce un senso di percorrenza del sostegno. Curve distinte con lo stesso sostegno. Curve piane, casi di rilievo: curve cartesiane (ovvero grafici di funzioni a valori reali continue in un intervallo), curve in forma polare; esempi illustrativi (la curva definita da r(t)=(t^4,t^5), t in [-1,1] e una sua riparametrizzazione come curva cartesiana (ESERCIZIO); la spirale di Archimede). Il sito mathcurve (di Robert Ferreol, FR). ESERCIZIO: Si determinino i punti sul sostegno della curva di equazioni parametriche (5 cos t- cos (5t),5 sin t - sin (5t)), t in R, a distanza minima e massima da (0,0). 2^ Settimana Lun. 22 sett. 2025 (0 ore) Adesione allo sciopero generale Lezione n. 4 -- mer. 24 sett. 2025 (3 ore) Alcune MOTIVAZIONI all'introduzione di nuovi concetti, quali ad esempio quelli di (i) punto interno a un sottoinsieme di R^n (derivate, incrementi ammissibili), (ii) altre classi di regolarita' per applicazioni r=r(t) a valori vettoriali, oltre la classe C^0(I) (concetti di curva rettificabile e formula per il calcolo della lunghezza, massa di un filo materiale omogeneo o non omogeneo). Topologia indotta dalla metrica euclidea. Intorno sferico (o palla): definizione, cosa sono gli intorni sferici nei casi n=1,2,3. Definizioni di: punto interno e punto esterno a un sottoinsieme D di R^n, punti di frontiera, parte interna (o interno) di D, frontiera di D; insieme aperto, insieme chiuso. Caratterizzazione degli insiemi chiusi (s.d.). Insiemi limitati in R^n: definizione, esempio illustrativo (l'insieme E dei punti (x,y) tali che x^4+y^4 non supera 1 e' contenuto nel quadrato [-1,1]^2). COMPITO: disegnare l'insieme E di cui sopra. Derivabilita' di un'applicazione a valori vettoriali r=r(t) in t_0 interno a I: definizione, vettore derivato (o derivata) r'(t_0), velocita' ||r'(t_0||; condizione equivalente. Curve di classe C^1. Vettore e retta tangente a una curva in un suo punto: sotto quali ipotesi, equazioni parametriche della retta, derivazione della nota equazione cartesiana (nel caso n=2). Curve definite come insieme di livello di una funzione (scalare) di due variabili: l'equazione x^{2/3}+y^{2/3}=1, come dedurre una sua rappresentazione parametrica. Lezione n. 5 -- ven. 26 sett. 2025 (2 ore) CURVE (contin.). Curve regolari (def.). Si recupera l'ESERCIZIO inerente alla curva di equazione x^{2/3}+y^{2/3}=1 (astroide): si introduce una rappresentazione parametrica, si mostra che la curva e' C^1([0,2pi]), ma non e' regolare. Definizioni di curva chiusa e di curva semplice, esempi illustrativi. Lunghezza di una curva (gamma,r), con r: [a,b] ---> R^n: suddivisioni di [a,b], poligonali inscritte nel sostegno, definizione di curva rettificabile. La proprieta' "r appartiene a C([a,b])" non e' sufficiente a garantire la rettificabilita' di un arco di curva; v. la curva-grafico della funzione f(x) definita da xsin(pi x/2) per x in (0,1] e f(0)=0 (per la dim. del fatto che essa non sia rettificabile v. il testo di riferimento). PROPOSIZIONE: Una curva (gamma,r), con r: [a,b] ---> R^n appartenente a C^1([a,b]) e' rettificabile, e la sua lunghezza e' pari all'integrale di ||r'(t)|| in [a,b] (dim. momentaneamente omessa). Il risultato e la formula si estendono alla classe delle curve regolari a tratti (def.). 3^ Settimana Lezione n. 6 -- lun. 29 sett. 2025 (2 ore) CURVE, INTEGRALI di LINEA (contin. e conclusione). Si recupera la Proposizione enunciata nella lezione precedente: dim. del primo assunto; per la dim. completa v. il testo di riferimento. ESERCIZIO: calcolo della lunghezza della prima spira della spirale di Archimede. Integrale curvilineo (o di linea) di una funzione (di piu' variabili), a valori reali: l'elemento infinitesimale di linea, definizione (utilizzando un'argomentazione di tipo euristico, con spunto dal calcolo della massa totale di un filo materiale, nota la densita' di massa). Lezione n. 7 -- mer. 1 ott. 2025 (3 ore) Feedback e DISCUSSIONE sui quesiti proposti (v. foglio 1 in Moodle): focus sul quesito 3, riguardante il dominio di una funzione di due variabili. Descrizione analitica del dominio, attribuite le proprieta' corrette tra le seguenti: essere aperto, chiuso, limitato, connesso (per archi), convesso, stellato. Si richiamano: la rappresentazione parametrica di una retta passante per due punti, e del segmento congiungente due punti; integrale di un'applicazione a valori vettoriali in un intervallo [a,b]: definizione, stima della norma (per la cui dimostrazione v. Nota in Moodle). FUNZIONI di piu' variabili, a valori reali. Dominio, grafico, insiemi di livello; esempi illustrativi. Limiti e continuita'. Il calcolo dei limiti. Lezione n. 8 -- ven. 3 ott. 2025 (2 ore) FUNZIONI di piu' variabili, a valori reali (contin.). LIMITI e CONTINUITA'. Sia data una funzione a valori reali definita in D, sottoinsieme di R^n. Si richiama la definizione di limite finito l, per x che tende a x_0, con x_0 punto di accumulazione per D. Definizione di funzione continua in x_0 appartenente a D e di funzione continua in D; la classe C(D). LEMMA (dim.) L'applicazione che associa a un punto (o vettore) x una sua componente x_i e' una funzione continua (in ogni punto di R^n). Sulla base dei risultati inerenti ai limiti di somma (e differenza), prodotto e quoziente, si deduce che sono funzioni continue i polinomi e le funzioni razionali (queste ultime ove definite). TEOREMA riguardante la continuita' della composizione di funzioni continue (s.d.). ESEMPI illustrativi. ESERCIZIO sulla continuita' della funzione definita dalla legge xy/[(x^2+y^)^{1/2}], se (x,y) diverso da (0,0), e che vale 0 in (0,0). L'importanza dell'utilizzo di STIME -- elementari e non -- per il calcolo dei limiti e altri scopi; si richiama in particolare che il prodotto di due numeri non supera la semisomma dei rispettivi quadrati (la stima segue dal fatto che (b-a)^2 e' non negativo per ogni a,b), oltre alle stime dall'alto e/o del basso per la norma di somma e dfferenza di due vettori di R^n. 4^ Settimana Lezione n. 9 -- lun. 6 ott. 2025 (2 ore) FUNZIONI di piu' variabili, a valori reali (contin.). Insiemi connessi per archi: definizione, esempi; insiemi sconnessi, componenti connesse. I concetti di inf_D f, sup_D f, min_D f, max_D f. RISULTATI di RILIEVO per le funzioni continue: i Teoremi dei valori intermedi, degli zeri, di Weierstrass (s.d.); il ruolo della proprieta' di connessione nella dimostrazione del Teorema dei valori intermedi e degli zeri. (Si sottolinea che in R sono connessi per archi tutti e soli gli intervalli -- eventualmente generalizzati (s.d.).). DISCUSSIONE/ESERCIZI: Si determinano le immagini delle funzioni f(x,y)=exp(-x^2-y^2) e g(x,y)= exp(-x-y), date nel loro dominio naturale R^2. DISCUSSIONE con svolgimento del quesito 4 del foglio 1 (si dimostra che un insieme e' limitato). Sottolivelli e sopralivelli. PROPOSIZIONE (dim. rimandata): Il sottolivello di una funzione continua in R^n, con disuguaglianza stretta, e' un insieme aperto. Si deduce che l'insieme di livello di una funzione continua in R^n e' un insieme chiuso. Lezione n. 10 -- mer. 8 ott. 2025 (3 ore) FUNZIONI di piu' variabili, a valori reali (contin.). Dimostrazione della Prop. enunciata nella lezione precedente, inerente ai sotto- o sopralivelli di funzioni continue (con disuguaglianza stretta). Implicazioni per sopra- e sottolivelli di funzioni continue, con disuguaglianza non stretta; l'insieme di livello di una funzione continua in R^n e' un insieme chiuso. DIGRESSIONE: l'unione di una famiglia arbitraria di insiemi aperti e' aperto, l'interesezione di un numero finito di aperti e' aperto, mentre l'interesezione di una famiglia di aperti non e' necessariamente un inseme aperto; v. l'esempio dell'interesezione degli intevalli (-1/n,1/n) al variare di n in N. Proprieta' speculari per intersezione e unione di insiemi chiusi si ottengono per mezzo delle leggi di De Morgan. CALCOLO DIFFERENZIALE per FUNZIONI (a valori reali) di n VARIABILI. Verso un'estensione appropriata del concetto di derivabilita' di una funzione f in un punto x_0 (dal contesto elementare in cui n=1 al caso n>1). Derivata direzionale di f in x_0, lungo una direzione v: definizione, interpretazione geometrica. Derivate direzionali lungo i versori e_i della base canonica, i=1,2,...,n: derivate parziali (prime). Il calcolo delle derivate parziali: primi esempi. ESERCIZIO sulla ricerca di estremi assoluti della funzione [(x+y)^3]/3 nell'insieme M dei punti (x,y) tali che x^2/2+xy+y^2=2. Si discute la validita' delle ipotesi del Teorema di Weierstrass. COMPITO: determinare i valori estremi e i punti di estremo (suggerimento: risulta utile il cambio di variabili X=x+y, Y=y).