Anno Accademico 2004/2005
Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
Corso di Analisi Matematica 2 (IAT)
Docente: prof.ssa Francesca Bucci
Periodo: III bimestre (21 febbraio 2005 - 16 aprile 2005)
Orario (indicativo): Mar.: 10:30-11:15, 11:30-12;15 (al termine, ricevimento studenti) - Gio.: 10:30-11:15, 11:30-12;15, 12:30-13;15. Spesso la lezione del martedì si protrarrà per 15 minuti, al fine di anticipare la conclusione della lezione del giovedì.
A conclusione degli argomenti affrontati in ciascuna lezione, sono indicati
(dentro una parentesi quadra) i paragrafi corrispondenti del testo di
riferimento:
R.A. ADAMS, Calcolo Differenziale 2
(Terza edizione), Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2003.
1. Mar. 22/2/05 - 2 ore
Presentazione del corso. Libro di testo e altri testi consigliati. Alcune informazioni pratiche.
Introduzione alle funzioni di due o più variabili.
Lo spazio
: definizioni di norma euclidea, e di distanza tra
due punti.
Definizione di intorno (sferico), insiemi limitati.
Punti interni, esterni, di frontiera; insiemi aperti, chiusi.
Punti di accumulazione.
Primi esempi di funzioni di due o più variabili, a valori reali
(
) e loro
domini naturali. Grafici, curve di livello.
Alcuni esempi:
,
,
...
[C; 1.1, 1.2; 3.1]
2. Gio. 24/2/05 - 3 ore
Limiti e continuità.
Sia
, e sia
una punto di
accumulazione per
: definizione di limite finito di
per
(in termini di intorni).
Il caso
, significato geometrico. Esempi e verifiche di limiti.
Validità delle principali proprietà dei limiti note dal caso
(unicità, permanenza del segno, regole di calcolo, etc.).
Definizione di funzione continua in un punto. Esempi. Alcune funzioni continue elementari: polinomi, funzioni razionali, potenze, etc. Continuità delle funzioni composte. Validità del TEOREMA DI WEIERSTRASS (s.d.). Insiemi connessi, validità del Teorema dei valori intermedi (s.d.).
Derivate parziali.
Il problema di estendere al caso multidimensionale il concetto di
funzione derivabile in un punto.
Sia
, e sia
:
definizione di derivata parziale di
rispetto a
in
(simboli
,
,
,
).
Analogamente per
.
Importante: una funzione
che ammette entrambe le derivate parziali
e
può non essere continua in
.
Esempi ed esercizi.
[3.2, 3.3]
ESERCIZI ASSEGNATI (I settimana): (§3.1) 8, 9, 14, 17, 22; (§3.2) 12, 14; (§3.3) 4, 6, 12.
3. Mar. 1/3/05 - 2 ore
Il problema di estendere il concetto di derivabilità a funzioni di più
variabili: le derivate parziali non possono fornire l'estensione del
concetto di derivata al caso di più variabili.
Esistenza della derivata prima ed approssimazione lineare.
Definizione di funzione differenziabile in un punto interno al dominio.
Due conseguenze fondamentali: Sia una funzione differenziabile in un
punto
: allora (i)
è ivi continua; (ii) il grafico di
ammette piano tangente in
.
Equazione del piano tangente, direzione di un vettore normale al grafico di
in
, equazione della retta normale.
Una condizione sufficiente per la differenziabilità: Il Teorema del
differenziale totale (s.d.). Funzioni di classe
.
COROLLARIO:
Se
,
è differenziabile in
.
Esercizio.
[3.6, 3.3]
4. Gio. 3/3/05 - 3 ore
Riepilogo delle definizioni e dei risultati principali introdotti nella
lezione precedente.
Il vettore gradiente. Definizione generale di funzione differenziabile
in un punto (caso ).
Alcuni esercizi su: piani tangenti, vettori normali, etc. Esercizio
(n.34 del §3.3) sul
calcolo della distanza di un punto da una superficie (si veda anche
l'Esempio 8 del §3.3).
Differenziale.
Derivazione delle funzioni composte. Analisi dei casi
e
. Ipotesi sulla regolarità delle funzioni e
``regola della catena'' (chain rule).
Esempi: passaggio da coordinate cartesiane a coordinate polari; lo stesso
per le coordinate sferiche (per eser.).
[3.6, 3.7, 3.5]
ESERCIZI ASSEGNATI (II settimana): (§3.3) 16, 22, 23; (§3.5) 14, Esempio 6; (§3.7) 2, 4, 6.
5. Mar. 8/3/05 - 2 ore
Un esempio di non validità della chain rule: il caso della funzione
composta
, con
[3.5, 3.4, 3.7]
6. Gio. 10/3/05 - 3 ore
Sia
,
, e sia
un punto
interno a
.
Si introduce la Formula di Taylor di
, di ordine
, centrata in
, con resto di Lagrange.
Si ricava da quella la Formula di Taylor di
, di ordine
, centrata in
, con resto di Peano.
Usando una notazione vettoriale, con
il punto fissato,
l'incremento:
Valori estremi.
Definizione di punto di massimo (o minimo) relativo. Punti di estremo
(relativo ed assoluto). Esempi.
TEOREMA (di Fermat): Sia
,
e sia
un punto di estremo relativo per
interno a
.
Se
è differenziabile in
, allora
(
è detto punto critico di
).
Importante: il Teorema fornisce una condizione necessaria, ma non
sufficiente a stabilire che un punto
--interno a
, su cui
è
differenziabile--sia effettivamente di estremo; esempio:
(
non è di estremo per
).
Punti singolari (punti interni a in cui
non è differenziabile).
Punti critici, punti singolari, punti di frontiera.
Due esercizi.
[3.9, 4.1]
7. Mar. 15/3/05 - 2 ore
Riepilogo delle nozioni e dei risultati principali introdotti nella lezione
precedente: formule di Taylor di ordine con resto di Lagrange o di Peano,
polinomio di Taylor; Teorema di Fermat (in relazione ai punti di estremo
relativo). Attenzione: il Teorema di Fermat stabilisce una condizione solo necessaria
affinché un punto (non singolare, interno a
) sia di estremo relativo
per
. Punti critici che non sono di estremo.
Forme quadratiche: definizione ed esempi. Forme quadratiche definite
positive, negative, semi-definite, indefinite.
Criteri relativi: test sugli autovalori;
criterio di Jacobi
(tramite i determinanti dei minori principali).
Esempi.
TEOREMA: condizioni ``del secondo ordine'' per la ricerca di punti di
estremo relativo per funzioni
. Analisi della `definitezza'
della matrice hessiana.
[1.6; 4.1, 4.2]
8. Gio. 17/3/05 - 3 ore
Risoluzione di alcuni problemi di massimo e/o minimo (tra cui: l'Esempio 9 del §4.2; il problema di determinare tre numeri positivi di somma data in modo che il loro prodotto sia massimo; il problema di determinare la distanza di un punto dello spazio dal grafico di una funzione di due variabili; etc.). Funzioni di tipo radiale su domini a simmetria radiale.
Funzioni a valori vettoriali:
[4.1, 4.2; 3.6]
9. Mar. 22/3/05 - 2 ore
Esercitazione relativa ai temi svolti fino alla data attuale (calcolo differenziale per funzioni di più variabili).
Funzioni a valori vettoriali (continuazione). Alcuni esercizi: la matrice jacobiana della trasformazione in coordinate polari; utilizzo della matrice jacobiana per il calcolo di valori approssimati di funzioni (Esercizi 13 e 15 del §3.6).
[3.6]
10. Gio. 24/3/05 - 3 ore
Integrazione multipla. Introduzione agli integrali doppi. Funzioni limitate su un rettangolo: partizioni e somme di Riemann. Proprietà degli integrali: linearità, monotonia, etc. Insiemi trascurabili. Teorema di integrabilità (s.d.). Teorema di Fubini (s.d.). Integrazione su domini semplici rispetto ad un asse.
[5.1, 5.2]
11. Mar. 5/4/05 - 2 ore
Cenni alla misura di Peano-Jordan. Applicazioni geometriche e fisiche degli integrali doppi: determinazione del baricentro di una lamina. Esercizi. Trasformazioni regolari e cambiamento di variabili negli integrali doppi. Coordinate polari.
[5.4, 5.7]
12. Gio. 7/4/05 - 3 ore
Esercizi sul cambiamento di variabili negli integrali doppi.
Integrali tripli.
Cambiamento di variabili negli integrali tripli.
Coordinate sferiche, coordinate cilindriche.
Volume dei solidi di rotazione: il TEOREMA (DI PAPPO).
Esempi.
[5.5, 5.6]
13. Mar. 12/4/05 - 2 ore
Esercizi sugli integrali tripli. Formule di riduzione: integrazione ``per fili'' e ``per strati''. Volume di un cono.
Curve in forma parametrica. Curve in forma cartesiana e in forma parametrica. Esempi. Curve polari. Curve regolari. Cambi di parametro ammissibili, parametrizzazioni equivalenti. Curve rettificabili: lunghezza di una curva. Teorema di rappresentazione per la lunghezza di un arco di curva regolare (s.d.). La lunghezza non dipende dalla parametrizzazione scelta (s.d.).
[5.5, 5.6; 2.3, 6.3]
14. Gio. 14/4/05 - 3 ore
Curve in forma parametrica (continuazione).
Il parametro lunghezza d'arco (o ascissa curvilinea):
rappresentazione standard.
Esempio.
Curve regolari a tratti.
Integrali di linea sul sostegno di un arco di curva regolare, o regolare
a tratti.
Calcolo del baricentro di un filo.
Curve in forma implicita. L'assunto del TEOREMA DELLE FUNZIONI IMPLICITE (o del Dini) per l'insieme
Superfici in forma parametrica (molto rapidamente).
Superfici cartesiane. Superfici regolari. Linee coordinate.
Piano tangente ad una superficie in un punto. Versore normale.
Area di una superficie regolare. Integrali di superficie.
[6.3; 6.5]
15. (Lezione integrativa) Ven. 15/4/05 - 2 ore
Esercizi e problemi relativi al calcolo di volumi, e in generale di integrali tripli; curve e superfici regolari.